Tecnologia e occupazione, perché robot e AI (non) ci ruberanno il lavoro

Il rapporto tra automazione, robotica e intelligenza artificiale e occupazione è vissuto in maniera fortemente divisiva, con una visione antinomica che impedisce a tecnofobi e tecnoentusiasti di leggere i fenomeni per quello che sono. быстрый займ денег по паспорту

Il tema sarà al centro di un dibattito mercoledì 9 giugno alle 18 in compagnia di:

  • Domenico Appendino, presidente SIRI, Associazione Italiana Robotica Industriale
  • Marco Bentivogli, coordinatore Base Italia
  • Antonio Bicchi, presidente i-RIM
  • Alessandro Longo, direttore di AgendaDigitale.eu
  • Giovanni Miragliotta, direttore dell’Osservatorio sull’intelligenza Artificiale del Polimi
  • Sergio Scicchitano, economista, ricercatore INAPP – Istituto Nazionale per l’Analisi delle Politiche Pubbliche

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La Robotica nel Piano Nazionale della Ricerca

I-RIM ha partecipato attivamente con un team di esperti alla redazione del documento sulla robotica nel nuovo Piano nazionale della ricerca (Pnr 2021-2027) del Governo. автокредит бу без первоначального

In particolare cinque soci hanno partecipato alla stesura delle azioni previste nell’ambito Robotics del macro ambito Digital Industry Space.

L’Italia sempre più terra di robotica (e le nuove sfide sono per l’intelligenza artificiale)

La robotica cresce, nel nostro paese, e lo fa con numeri a doppia cifra che proiettano l’industria italiana tra quelle che hanno maggiori potenzialità di sviluppo. Secondo le stime dell’Ifr, infatti, in Italia nel 2018 sono stati venduti quasi 10 mila robot (9.837 unità), con una crescita del 27%, significativamente superiore alla media mondiale (+6%). Numeri che hanno permesso all’Italia di confermarsi secondo mercato in Europa, dopo la Germania, e di recuperare posizioni, sia nella classifica mondiale dei paesi che usano maggiormente la robotica (da ottavi a settimi) che in quella dei paesi a maggiore densità di robot adottati per ciascun lavoratore (da decimi a noni). Un risultato importante che segna un’inversione di tendenza: dieci anni fa l’Italia era quarto Paese al mondo per consumo di robot ed è poi scivolato in decima posizione.

Una robotica che cresce, quindi, e che stimola sempre di più l’attenzione delle imprese manifatturiere (e non solo), soprattutto per le sue componenti più avanzate. A questo tema Messe Frankfurt Italia, che aveva avviato un percorso già in occasione della nona edizione di SPS Italia includendo la robotica nel District 4.0, ha dedicato un momento di approfondimento con una tavola rotonda intitolata “Robot e Automazione: le sfide per l’integrazione”, che si è tenuta a Milano.

“I robot sono il ponte che incarna tutto quello che è il movimento dell’Industria 4.0 – spiegano gli organizzatori – e gli elementi che meglio rappresentano la trasformazione delle nostre aziende. Inoltre la robotica oggi è sempre più agile e, quindi, diventano interessanti anche industrie leggere come il packaging, il food e il beauty”.

La ricerca: il 60% dei costruttori di macchine usa robot

La tavola rotonda è stata l’occasione per presentare i risultati dello studio “Mappatura sulle sfide e le potenzialità della robotica in ambito industriale: Focus Packaging”, che rientra tra le attività messe in atto da Messe Frankfurt Italia, con il Politecnico di Milano, per supportare l’innovazione e il processo di trasformazione in ambito manifatturiero.

Leggi tutto l’articolo di Fabio Cerignale su Innovation Post

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