Il contributo di I-RIM

Nelle settimane in cui il nostro Paese ha vissuto una condizione di emergenza mai sperimentata prima, I-RIM si è organizzato per fare in modo che i robot e le macchine intelligenti potessero essere d’aiuto concreto ai malati, agli operatori sanitari, a chi ha continuato a produrre nei servizi essenziali, e a chi ha vissuto condizioni di disagio nelle proprie case.

Sono macchine intelligenti i ventilatori che hanno aiutano i pazienti di SARS-Cov 2, così come sono altamente automatizzati alcuni dei laboratori che hanno effettuato i test sui tamponi raccolti. Ma le occasioni in cui robot e macchine intelligenti potrebbero rendersi utili sono molte di più, ed è nostro dovere fare tutto il possibile perchè esse siano d’aiuto oggi, e siano pronte per evitare e limitare simili situazioni future .

Le difficoltà per un intervento delle dimensioni necessarie – centinaia di ospedali, centinaia di migliaia di persone coinvolte – nei tempi strettissimi dell’emergenza, sono state ovviamente enormi. La indisponibilità di scorte di materiale e la difficoltà logistica di portare macchine e robot nei luoghi in cui sarebbero potuti essere utili in tempi brevi sono state tra le maggiori cause di questa difficoltà.

Ciononostante, la comunità di I-RIM crede che, coalizzando tutte le forze che progettano e producono tecnologie avanzate, intelligenza artificiale e robotica in Italia, in Europa e nel mondo, si possano dare contributi utili.

Le azioni concrete che I-RIM, in coalizione con altri attori, ha messo in campo sono tre:

  1. I bisogni: raccolta di informazioni sulle richieste e necessità degli operatori sanitari, di chi produce, di chi è rimasto isolato a casa, per vivere e lavorare in maggior sicurezza, con migliori risultati, o anche per vivere psicologicamente meglio un momento così drammatico;
  2. Risposte a breve termine: una raccolta di progetti semplici e ben documentati, realizzabili con dispositivi disponibili con facilità anche in quel momento, e software messo a disposizione gratuitamente dai centri di ricerca, che potessero essere assemblati e utilizzati da personale non specializzato per risolvere problemi concreti nelle realtà locali delle nostre province;
  3. Progetti Pilota: esempi di dimostratori tecnologici, sperimentati nel campo clinico o di supporto alla risposta al Covid-19, che potessero  svilupparsi in prodotti ad alto livello di prontezza tecnologica e resi disponibili per l’uso generalizzato nel medio periodo.

A conclusione della fase 1 della emergenza Covid-19, il 28 maggio 2020 si è svolto il workshop “Arrivano i nostri… robot” incentrato sulla robotica al servizio della comunità, organizzato da Andrea Zanchettin, Federica Pascucci e Gianluca Antonelli, in collaborazione con IEEE RAS – Italian Chapter. Il video del workshop è disponibile qui:

Le attività di I-RIM in contrasto agli effetti della pandemia sono continuati nella fase due di progressiva riapertura della società e di ripresa delle attività economiche e produttive, nella quale la robotica e le macchine intelligenti hanno potuto svolgere un ruolo ancora più incisivo che in passato.

Le attività sono state realizzate con il contributo di: